Campagna "Con il Diabete di tipo 1, la partita non finisce al 90°"
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LEGA
SERIE A E ASSOCIAZIONI PAZIENTI SCENDONO IN CAMPO PER IL DIABETE DI TIPO 1
Parte la campagna del palloncino blu “Con il Diabete di tipo 1, la partita non finisce al 90’”
Milano, 23 febbraio 2022 - Lega Serie A e
Associazioni di pazienti, insieme, per la lotta al diabete di tipo 1, con il
palloncino blu. Un’iniziativa dedicata alla sensibilizzazione di questa
patologia, che in Italia colpisce oltre 300 mila persone, dal titolo “Con il
diabete di tipo 1 la sfida non finisce al 90°” e che vedrà, in occasione della
27° giornata di campionato, in programma da venerdì 25 a lunedì 28 febbraio, 5
tra le principali associazioni di pazienti diabetici – FAND (Federazione delle Associazioni Nazionali Diabete), AGD ITALIA (Associazioni Giovani e
Diabete), A.N.I.A.D. onlus (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici), Diabete Forum e FDG (Federazione Nazionale Diabete Giovanile) e la Lega Calcio Serie A scendere in campo per
sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il progetto, promosso dalle
associazioni di pazienti, con l’invito “Parliamone, insieme possiamo fare la
differenza”, vuole far luce sulle sfide che ogni giorno affrontano le persone con
diabete di tipo 1 e abbattere i pregiudizi su questa condizione, interpretata
metaforicamente da un palloncino blu nello spot che verrà proiettato sugli
schermi degli stadi.
Da venerdì 25 a lunedì 28 febbraio i giocatori delle squadre di
serie A scenderanno in campo accompagnati dai bambini che porteranno uno
striscione lungo 10 metri con il messaggio della campagna “Con il diabete di
tipo 1 la sfida non finisce al 90°”. Seguirà la proiezione di uno spot sociale,
sui maxischermi dei 10 stadi che ospiteranno le partite di SerieA.
Protagonista della campagna sarà il palloncino blu che
rappresenta simbolicamente il diabete di tipo 1. Lo
spot infatti usa la metafora del tenere in aria un palloncino blu per spiegare cosa significhi davvero
vivere con il diabete di tipo 1 cercando di fare tutto ciò che si fa
normalmente nella vita, tenendo in aria un palloncino blu. L’obiettivo è quello
di sensibilizzare il pubblico presente e i telespettatori, aiutando a
combattere pregiudizi e stereotipi che influenzano negativamente la vita di chi
ha il diabete di tipo 1. Richiede attenzione costante, sforzo e impegno, perché
le condizioni possono cambiare da un momento all’altro e le persone attorno, a
volte, non lo capiscono.
“Con il diabete tipo
1, una parte di te "funziona" per tenere il più possibile sotto
controllo la malattia e questo avviene dal momento della diagnosi, 24 ore al
giorno, 7 giorni su 7, per sempre – sottolinea Stefano Nervo di Diabete
Forum - Questo accade mentre si studia, si lavora, ci si diverte e anche
mentre si dorme. Non importa quanti anni hai, bisogna imparare presto a capire
e contare cosa e quanto si mangia, come si sta e a dosare l'insulina in base ai
valori glicemici. Tutto ciò non ci impedisce però di vivere una vita piena,
realizzando i nostri sogni e le nostre aspettative ma questo è vero solo se chi
è intorno a noi è correttamente informato e sensibilizzato per non rischiare di
creare discriminazioni ingiustificate sui luoghi di lavoro, a scuola o nelle
società sportive”.
“L’occasione
è d’oro per poter dire non solo che la partita non finisce al 90° ma di fatto,
non finisce mai -
ricorda il Presidente della FAND Associazione Italiana
Diabetici Emilio Augusto Benini - Siamo grati a iniziative di questo tipo
che ci consentono di mantenere viva l’attenzione verso questa patologia che,
come diciamo spesso noi di FAND, purtroppo colpisce sempre più i giovani e gli
anziani, da 0 a 99 anni”.
Il
diabete di tipo 1 è una malattia cronica del
metabolismo che richiede la somministrazione dell’insulina, a causa della
mancanza o insufficienza grave di quest’ormone prodotto dal pancreas, attraverso iniezioni da 4 a 6 volte al giorno oppure l’impiego del
microinfusore. In Italia, sono circa 300.000 le persone che ne soffrono, con un
trend in crescita per il diabete giovanile che colpisce circa 20.000 giovani
tra i 3 e 20 anni nel nostro Paese.
“Con
il diabete di tipo 1, la sfida non finisce al 90°” e vinci solo se fai un buon
gioco di squadra – sono le parole di Gianni Lamenza per AGD ITALIA Associazioni Giovani e Diabete Italia - Genitori, pediatri diabetologi, dietisti, infermieri,
psicologi, insegnanti e amici formano la grande squadra che aiuta il bambino a
crescere come tutti i suoi coetanei e a mantenere costantemente in aria il
palloncino”.
Le 5 associazioni
promotrici insieme alla Lega Calcio SerieA saranno i portavoce di chi ogni
giorno vive il peso della sua condizione portando il messaggio che: “Con il
diabete di tipo 1, la sfida non finisce al 90°. Parliamone, insieme possiamo
fare la differenza”.
“Nonostante
gli evidenti progressi nell’assistenza delle persone con Diabete di tipo 1,
grazie soprattutto all’innovazione tecnologica e farmaceutica, queste purtroppo
continuano a scontrarsi ancora oggi con eccessivi divieti, falsi miti e
pregiudizi – sottolinea Marcello Grussu di A.N.I.A.D. onlus Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici - Applicare diffusamente le regole e le norme
esistenti, ma anche procedere ad una loro necessaria revisione e integrazione,
gioverebbe a migliorare la qualità della vita e la piena inclusione nel mondo
del lavoro della scuola e dello sport di chi ha a che fare con la malattia. Ben
vengano pertanto le campagne di sensibilizzazione come questa, perché aiutano a
elevare le conoscenze sulla malattia e le reali esigenze da colmare”.
Il calcio è tra gli
sport più amati e seguiti dagli italiani. Nasce così la scelta di collaborare
con la Lega Calcio Serie A per rendere il messaggio più capillare e far capire
al maggior numero di persone le difficoltà di chi convive con il diabete di
tipo 1.
“Il movimento comune, l’idea che
le persone con diabete debbano praticare lo sport resta fondamentale
determinante della qualità di vita – ribadisce Antonio Cabras della
Federazione Nazionale Diabete Giovanile FDG - E’ la scelta per il futuro che
i diabetici vogliono realizzare con ambizione. La storia è testimone nel
contribuire con grande efficacia a sviluppare la capacità collettiva sportiva
dei diabetici”.
Secondo i dati pubblicati nel 2017
dalla World Diabetes Federation, nel mondo sono 425 milioni le persone
che vivono con il diabete (1 adulto su 11) e 212 milioni (1 adulto su 2)
non sanno di averlo. In Italia l’Istat stima che nel 2016 le persone con
diabete siano state oltre 3 milioni e 200 mila, cioè il 5,3% dell’intera
popolazione. Di questi, circa il 10% è affetto da diabete di tipo1.
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