Ecco il cerotto che rilascia cellule beta
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Diabete, ecco il cerotto che rilascia cellule beta: potrebbe sostituire le iniezioni
Messo a punto dai ricercatori delle università del North Carolina-Chapel Hill e North Carolina State. 'Trasmette' dall'esterno quelle cellule del pancreas che nelle persone sane secernono naturalmente quantità adeguate di insulina.

Un cerotto caricato a cellule beta. Lo smart patch cellulare, che ha le dimensioni di una moneta ed è di un materiale comunemente utilizzato nel settore cosmetico e diagnostico, è ricoperto di uno strato di centinaia di minuscoli aghi grandi come ciglia e riempiti di migliaia di cellule beta immagazzinate in microcapsule di alginato, un polimero biocompatibile. Quando il cerotto - che è stato per ora sperimentato su topi di laboratorio con diabete di tipo 1 dimostrandosi efficace per 10 ore - viene applicato sulla pelle, i microaghi penetrano nei capillari stabilendo un contatto tra l'ambiente interno e le cellule beta esterne. Grazie ad amplificatori del segnale di glucosio (in pratica sostanze chimiche sensibili allo zucchero nel sangue) contenuti in microscopiche vescicole sintetiche, le cellule beta del patch riescono a "sentire" il livello di glucosio ematico, e quindi a rispondere "on demand", rilasciando insulina in maniera adeguata.

Un nuovo approccio. Questo nuovo approccio, che utilizza cellule beta, ma fuori dal corpo, eviterebbe, una volta sperimentato con successo sugli esseri umani, entrambi gli ostacoli. "Il nostro studio fornisce una possibile soluzione al problema del rigetto che da tempo affligge il settore dei trapianti di cellule pancreatiche - ha detto Zhen Gu, autore senior della ricerca e professore presso il dipartimento di ingegneria biomedica della North Carolina State - . Inoltre dimostra che siamo in grado di costruire un ponte tra i segnali fisiologici all'interno del corpo e queste cellule terapeutiche al di fuori del corpo per mantenere i livelli di glucosio sotto controllo".
tratto da www.iltirreno.it